Rubrica di aggiornamento sull’attività di contrasto ai bandi irregolari n. 1/2021.
Per ciò che riguarda le irregolarità riscontrate:
- l’Istituto Comprensivo G. Pascoli (SA) ha bandito avviso pubblico per il servizio di RSPP, nel quale non la base d’asta era incongrua. Non avendo ricevuto alcun riscontro si è proceduto con l’esposto all’ANAC;
- il Comune di Como ha pubblicato una manifestazione di interesse, nella quale la base d’asta era incongrua. In assenza di un riscontro entro il termine concesso si è adita l’ANAC;
- l’Assessorato Regionale Siciliano Infrastrutture e Mobilità - Genio Civile di Catania ha bandito una procedura aperta, nella quale la base d’asta non era adeguata al servizio richiesto. Dopo la notifica della diffida, non avendo ricevuto riscontro, si è adita l’ANAC;
- il Comune di Francavilla Fontana (BR) ha bandito una procedura negoziata, nella quale veniva chiesto al progettista aggiudicatario una prestazione ulteriore su un immobile diverso da quello oggetto della progettazione. Con una nota l’Amministrazione ha informato dell’avvenuta rettifica della procedura;
- il Comune di Scandicci (FI) ha bandito una avviso, nel quale i requisiti di capacità economico-finanziaria erano individuati in modo illegittimo e, inoltre, era vietata la partecipazione in RTP verticale. Non avendo ricevuto alcun riscontro è stato notificato un esposto all’ANAC;
- il Comune di Venaria Reale (TO) ha bandito una procedura per affidamento diretto, nella quale la base d’asta era incongrua. Si attende che scada il termine concesso prima di adire l’ANAC;
- infine, il Comune della Spezia ha affidato a titolo gratuito un appalto per il servizio di proposizione di scelte strategiche riguardanti la pianificazione urbanistica. Anche qui si attende che scada il termine concesso prima di adire l’ANAC.
Gli interventi in giudizio della Fondazione
La Fondazione Inarcassa, al fine di rafforzare e rendere più incisiva la propria azione di tutela delle categorie professionali rappresentate, ha deciso di intervenire in un giudizio, innanzi il TAR Abruzzo, promosso dall’Ordine degli Architetti dell’Aquila, avverso un bando pubblicato dal Comune di Sulmona, bando che era stato oggetto di un intervento di contrasto proprio della Fondazione.
L’illegittimità più rilevante riguarda l’esiguità della base d’asta. Nello specifico, oggetto della gara è un appalto integrato per progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per il risanamento e manutenzione di un immobile sottoposto a vincolo.
La Stazione Appaltante, su oltre 3 milioni di base d’asta, ha calcolato la parcella spettante al professionista in appena 34.800 €, commettendo, peraltro, palesi errori nel calcolo del compenso (errata individuazione della categoria edilizia).
Avv. Riccardo Rotigliano
Avv. Giuseppe Acierno