Data
Rubrica di aggiornamento sull’attività di contrasto ai bandi irregolari n. 2/2023.
Come ogni mese si rassegnano i principali profili di illegittimità segnalati alle Stazioni Appaltanti, aventi l’effetto di ledere la dignità morale e professionale dei professionisti del settore.
Le azioni di contrasto.
Nel mese di febbraio 2023, 5 sono state le diffide inoltrate e 3 gli esposti all’ANAC.
Si fa riferimento, nello specifico, al Comune di Brindisi, al Comune di Francavilla Fontana (BR), al Comune di Viggiano (PZ), alla SMAT S.p.a. (Torino) ed all’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale.
Per ciò che riguarda le irregolarità riscontrate:
- il Comune di Brindisi ha bandito una procedura aperta, nella quale la base d’asta era incongrua; era imposta, inoltre, la presenza, all’interno del gruppo di lavoro, di un geologo e di un archeologo, nonostante non fossero previste prestazioni a loro carico; infine, veniva chiesta la pregressa esecuzione di servizi identici e non, invece, analoghi. In mancanza di un riscontro si è proceduto con l’esposto all’ANAC;
- il Comune di Francavilla Fontana (BR) ha pubblicato una procedura aperta, nella quale il requisito relativo al fatturato globale era illegittimo, in quanto venivano richiesti servizi pregressi espletati pari al triplo della base d’asta; inoltre, sempre in riferimento ai requisiti di partecipazione, v’era una palese discrepanza tra i requisiti richiesti nel disciplinare e quelli richiesti, invece, nel capitolato. In assenza di un riscontro da parte del Comune si è proceduto con la notifica dell’esposto all’ANAC;
- il Comune di Viggiano (PZ) ha pubblicato una procedura aperta, nella quale non era allegato il calcolo del compenso; la base d’asta era incongrua e i requisiti di partecipazione prescritti erano più stringenti di quelli individuati dalle Linee Guida ANAC n. 1, con palese violazione del principio di massima partecipazione. Anche qui, in assenza di un riscontro si è adita l’ANAC;
- la SMAT S.p.a. (Torino) ha bandito una gara suddivisa in due lotti, nella quale era previsto il mancato adeguamento della parcella del professionista in caso di varianti al progetto. Si attende che scada il termine concesso all’Amministrazione per rispondere prima di compulsare l’ANAC;
- infine, l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale ha pubblicato una indagine esplorativa volta ad un affidamento diretto, nella quale era prevista la partecipazione degli operatori economici di cui all’art. 45 del Codice in luogo di quelli indicati dal successivo art. 46; non era allegato il calcolo del compenso; la base d’asta su cui effettuare il ribasso era stata calcolata al lordo dell’iva; infine, nonostante si trattasse di affidamento diretto, l’Amministrazione chiedeva la presentazione di una offerta tecnica i cui criteri e sub-criteri, peraltro, non erano indicati all’interno degli atti di gara. Anche in questo caso, si attende che scada il termine concesso prima di procedere con l’esposto all’ANAC.
Avv. Riccardo Rotigliano
Avv. Giuseppe Acierno